Il problema legato alle carte revolving sono gli interessi usurari applicati sul debito, che raggiungono quasi sempre tassi altissimi, ai limiti della normativa attuale, tanto da rendere difficile, se non impossibile, l’estinzione del prestito in breve tempo.
Le carte revolving rappresentano un tipo di credito al consumo che consente ai titolari di effettuare acquisti fino a un limite di spesa prestabilito, pagando il debito accumulato attraverso la rateizzazione. Tuttavia, uno degli aspetti critici di queste carte è la presenza di interessi elevati che, in alcuni casi, possono essere considerati usurari. In questo articolo analizzeremo in modo esaustivo e completo questa problematica, fornendo informazioni utili e consigli pratici per chi possegga o intenda sottoscrivere una carta revolving.
Quando interessi sono usurari?
Gli interessi sono considerati usurari quando superano i limiti stabiliti dalla legge e dalla Banca d’Italia in materia di tassi di usura. Questi limiti sono revisionati trimestralmente e variano a seconda della tipologia del prodotto finanziario, e sono calcolati tenendo conto della media dei tassi effettivi globali medio praticati dai diversi istituti di credito, maggiorata di un quarto.
Nel caso delle carte revolving, se il tasso di interesse applicato sul debito rateizzato supera il tasso soglia stabilito dalla Banca d’Italia, si parla di interessi usurari. È fondamentale, quindi, prestare attenzione ai tassi di interesse proposti e confrontarli con i limiti di usura validi nel periodo corrente.
Cosa succede se non si pagano più le rate di una carta revolving?
Nel caso in cui un titolare di una carta revolving non riesca a pagare le rate previste, si attivano delle procedure di recupero crediti che possono avere diverse conseguenze sul debitore:
- Il fornitore della carta può sospendere il servizio, impedendo l’utilizzo della carta per ulteriori acquisti o prelievi.
- Il debitore verrà contattato dall’istituto di credito o da una società di recupero crediti per sollecitare il pagamento delle rate arretrate.
- L’istituto di credito potrebbe segnalare la posizione del debitore alle centrali rischi, come la Centrale Informazioni Sistemi Consorziati (CRIF), compromettendone la reputazione creditizia e la possibilità di ottenere nuovi finanziamenti.
- In casi estremi, il creditore potrebbe intentare un’azione legale per ottenere il pagamento del debito. Questo potrebbe comportare il pignoramento dei beni del debitore o la richiesta di un’ingiunzione di pagamento.
Cosa fare per sbarazzarsi della carta di credito revolving?
Se si desidera chiudere una carta revolving, è necessario seguire alcune raccomandazioni affinché la chiusura del contratto avvenga senza ulteriori oneri o conseguenze negative:
- Verificare il saldo residuo e procedere al pagamento completo del debito.
- Informarsi sulle eventuali penali o costi previsti per la chiusura anticipata del contratto e valutare la convenienza di tale scelta.
- Contattare l’istituto di credito o la società che ha emesso la carta e richiedere formalmente la chiusura del contratto, fornendo eventualmente una comunicazione scritta.
- Assicurarsi di ricevere una conferma da parte del fornitore sulla chiusura avvenuta e conservare tutta la documentazione relativa.
Quante carte revolving si possono avere?
Non esiste un limite legale sul numero di carte revolving che un individuo può sottoscrivere. Tuttavia, è importante considerare il proprio profilo finanziario e le proprie esigenze prima di sottoscrivere più carte revolving. Avere un numero eccessivo di carte potrebbe comportare un maggior rischio di indebitamento e di danneggiamento del proprio merito creditizio.
Ricordate sempre di valutare attentamente le condizioni dei contratti e confrontarli con altre opzioni di credito disponibili sul mercato, così da trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze finanziarie e al proprio profilo di rischio.
Carte di Credito Revolving, Usura e Banca d’Italia: Una Guida Informativa
Le carte di credito revolving sono uno strumento finanziario molto diffuso, che permette al titolare di rimandare il pagamento delle spese effettuate, rateizzandole in più mesi. Se utilizzate in modo corretto e responsabile, possono rappresentare una valida risorsa per gestire le spese. Tuttavia, la questione degli interessi elevati e l’usura hanno acceso i riflettori sulle regolamentazioni e sulle linee guida stabilite dalla Banca d’Italia.
Cos’è l’Usura?
L’usura si verifica quando un istituto di credito o un prestatore richiede un tasso di interesse superiore a quello massimo stabilito per legge. In Italia, i tassi usurari sono definiti trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, basandosi sulle informazioni fornite dalla Banca d’Italia.
Carte Revolving e Tassi di Interesse
Uno dei principali problemi associati alle carte di credito revolving è il tasso di interesse spesso elevato. Se il tasso applicato supera il Tasso Soglia Usuraio (TSU) definito per legge, la banca o l’ente finanziario può essere accusato di usura.
Il Ruolo della Banca d’Italia
La Banca d’Italia svolge un ruolo fondamentale nella definizione e nel monitoraggio dei tassi di interesse nel mercato del credito. Essa:
- Raccoglie dati: La Banca d’Italia raccoglie regolarmente dati sui tassi di interesse applicati dalle banche e dagli istituti di credito.
- Definisce il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM): Basandosi sui dati raccolti, stabilisce il TEGM per le diverse categorie di operazioni di credito.
- Collabora con il Ministero dell’Economia: Fornisce le informazioni necessarie per definire i tassi usurari, aiutando così a proteggere i consumatori dall’usura.
Come Proteggersi e Cosa Fare in Caso di Usura
Se un consumatore sospetta che gli venga applicato un tasso usurario sulla sua carta di credito revolving, è importante:
- Verificare il contratto: Controllare le clausole contrattuali e il tasso di interesse applicato.
- Confrontare con il TSU: Confrontare il tasso di interesse del contratto con il Tasso Soglia Usuraio pubblicato.
- Rivolgersi a un avvocato o a un’associazione dei consumatori: In caso di dubbi o sospetti, è fondamentale ottenere una consulenza legale o rivolgersi a un’associazione che tutela i diritti dei consumatori.
Le carte di credito revolving, se utilizzate in modo consapevole, possono essere uno strumento utile. Tuttavia, è fondamentale essere informati sui tassi di interesse applicati e sui diritti dei consumatori, in modo da evitare trappole come l’usura. La Banca d’Italia, attraverso il suo ruolo di supervisione e controllo, garantisce trasparenza e protezione per i consumatori nel panorama finanziario italiano.
Usari dietro alle carte revolving
La procedura della restituzione del debito è personalizzabile, concordando semplicemente una rata mensile minima che può essere incrementata nel corso del tempo, o restituendo l’intero importo utilizzato nel mese.
Tuttavia, le carte revolving presentano lo svantaggio di un costo particolarmente elevato, sia per il tasso d’interesse, sempre molto più alto di un prestito o un fido, che in alcuni casi addirittura raggiunge anche il limite dell’usura, sia per le spese di gestione, oltre all’importo piuttosto notevole dovuto agli interessi passivi in caso di mancato rimborso del debito.
Per queste ragioni, è consigliabile verificare sempre con molta attenzione i tassi di interesse applicati a questo genere di carta di credito, prima di decidere se attivarla.
Carta di credito revolving è usura?
Una carta di credito revolving di per sé non rappresenta una forma di usura. Questo strumento finanziario, infatti, funziona rispettando certe regole fissate sia dalla legge che dagli accordi contrattuali stabiliti al momento della sottoscrizione. Tuttavia, la questione può diventare più complessa se parliamo di interessi e tassi applicati.
La usura, per definizione, si verifica quando vengono applicati tassi di interesse che superano il “tasso soglia” stabilito trimestralmente dalla Banca d’Italia. Questi tassi massimi si applicano a varie forme di prestito e credito, inclusa la carta di credito revolving.
Nel caso in cui il tasso di interesse applicato dalla carta revolving superi tale soglia, potrebbe sorgere un problema di usura. Questa situazione, però, non è la norma e dovrebbe essere evitata dai fornitori di carte revolving che operano nel rispetto delle regolazioni vigenti.
È fondamentale, inoltre, leggere attentamente il contratto e tutte le clausole correlate quando si sottoscrive una carta revolving, per comprendere a pieno i tassi di interesse applicati e come vengono calcolati, mettendo in relazione questi dati con i tassi di usura comunicati dalla Banca d’Italia.
Ricorda che, in caso di dubbi o incertezze, è vivamente consigliato consultare un consulente finanziario prima di accettare i termini di qualsiasi prodotto finanziario. Infine, è essenziale monitorare regolarmente i propri debiti e i tassi di interesse applicati, per assicurarsi che siano nel rispetto delle leggi vigenti e per evitare possibili situazioni di sovraindebitamento.