Vi sono spesso alcune difficoltà nel richiedere e nell’ottenere prestiti per i lavoratori autonomi, in quanto, considerando l’assenza di busta paga, potrebbero esservi dei dubbi sulla solvibilità dei richiedenti.
I prestiti per i lavoratori autonomi e atipici possono essere più difficili da ottenere rispetto a quelli per i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato a causa dell’incertezza del reddito. Tuttavia, diverse banche e finanziarie offrono prestiti appositamente concepiti per queste categorie di lavoratori.
Ecco alcune possibilità:
Finanziamenti per lavoratori autonomi
- Credito per professionisti: Molti istituti offrono finanziamenti specifici per i professionisti. La banca o la finanziaria effettuerà una valutazione case-by-case in base al reddito e, in molti casi, vorrà vedere una storia di reddito stabile.
- Cessione del Quinto: Questa opzione è disponibile per i lavoratori autonomi con reddito dimostrabile. Il rimborso viene effettuato con trattenimento diretto sul reddito.
Prestiti per lavoratori atipici
- Garante: Un garante può aumentare le possibilità di ottenere un prestito. Il garante è responsabile se il debitore non paga il debito.
- Piccoli prestiti o prestiti personali: In generale, più piccolo è il prestito, minore è il rischio per il prestatore, quindi potrebbe essere più facile ottenere un prestito più piccolo.
Ricordate, è sempre importante fare una ricerca accurata e confrontare le diverse opzioni per assicurarsi di ottenere il prestito più adatto alle vostre esigenze.
Come ottenere un prestito per lavoratori autonomi?
Ottenere un prestito come lavoratore autonomo può essere più complesso rispetto ad un dipendente a tempo indeterminato, in quanto gli istituti di credito potrebbero percepire un rischio maggiore associato a una possibile variabilità del reddito. Tuttavia, con la giusta preparazione e documentazione, è possibile aumentare le probabilità di ottenere un prestito. Ecco alcuni passaggi e suggerimenti:
- Preparare una documentazione accurata:
- Dichiarazione dei Redditi: È generalmente il documento principale che un lavoratore autonomo deve presentare per dimostrare il proprio reddito.
- Unbilancio: Se sei un professionista o hai una partita IVA, potrebbe essere utile avere un bilancio recente.
- Estratti conto bancari: Alcune banche potrebbero chiedere di vedere gli estratti conto per valutare le entrate e le uscite.
- Altri documenti: Qualsiasi altra documentazione che possa attestare la stabilità della tua attività o professione.
- Valuta la cessione del quinto: Anche se questa opzione è più comune per i dipendenti e i pensionati, esistono forme di cessione del quinto specifiche per i lavoratori autonomi, con il rimborso garantito da future entrate.
- Ricerca istituti specializzati: Alcune banche o istituti di credito sono specializzati o hanno prodotti specifici per i lavoratori autonomi. Vale la pena indagare e confrontare le diverse offerte.
- Consulenza: Considera la possibilità di consultarti con un mediatore creditizio o un consulente finanziario che può guidarti nella scelta del prestito migliore per le tue esigenze e aiutarti a presentare la tua richiesta nel modo più efficace.
- Garante: Se ritieni che la tua situazione finanziaria possa non essere sufficientemente solida per ottenere un prestito, potresti considerare la possibilità di avere un garante. Un garante con una buona storia creditizia può aumentare le tue possibilità di ottenere il prestito.
- Prestiti tra privati: Ci sono piattaforme online che mettono in contatto chi ha bisogno di un prestito con investitori privati. Queste piattaforme potrebbero avere criteri di valutazione meno rigidi rispetto alle banche tradizionali.
- Mantieni un buon punteggio creditizio: Anche se sei un lavoratore autonomo, avere una storia creditizia pulita e positiva può aiutare enormemente nella tua richiesta di prestito. Cerca di pagare regolarmente le tue bollette, evita ritardi nei pagamenti e non accumulare debiti.
Ricorda che, indipendentemente dal tipo di prestito che stai cercando, è fondamentale leggere attentamente i termini e le condizioni, essere consapevole dei tassi di interesse e delle eventuali commissioni o costi aggiuntivi. E, come sempre, è una buona pratica confrontare diverse offerte prima di prendere una decisione.
Chi ha partita Iva può chiedere un prestito?
Sì, chi ha partita Iva può chiedere un prestito. La richiesta di un prestito può essere per diversi motivi, come ottenere più liquidità, finanziare l’acquisto di un bene, avviare un’attività o affrontare spese improvvise.
Ci sono alcune procedure da seguire per richiedere un prestito con partita IVA. Come lavoratore autonomo o con partita IVA, è necessario presentare il CUD o Certificazione Unica degli anni precedenti (generalmente degli ultimi 3 anni) e dell’anno in corso per dimostrare il proprio reddito. In alcuni casi, è possibile richiedere un prestito anche se si possiede una partita IVA appena aperta.
Inoltre, possono essere disponibili finanziamenti specifici per l’apertura di una nuova partita IVA o per sostenere la creazione di nuove attività, come le start-up.
Ricorda sempre di confrontare le diverse opzioni e fare una ricerca accurata prima di scegliere un prestito.
Che documenti servono per fare un prestito con partita IVA?
Se sei un lavoratore autonomo con partita IVA e desideri richiedere un prestito, gli istituti di credito ti chiederanno una serie di documenti per valutare la tua capacità di rimborso e la stabilità economica della tua attività. Di seguito sono elencati i documenti più comuni che potrebbero essere richiesti:
- Dichiarazione dei Redditi (Modello Unico o 730): Questo documento offre una panoramica dei tuoi redditi e delle tue spese, consentendo alla banca di valutare la tua capacità economica.
- IVA (Modello IVA): Un documento che mostra le operazioni soggette a IVA dell’ultimo anno fiscale.
- Certificazione INPS dei contributi versati: Se sei un lavoratore autonomo iscritto all’INPS (ad es. artigiano, commerciante), potrebbe essere richiesta questa certificazione per dimostrare che hai versato regolarmente i contributi.
- Bilancio d’esercizio: Se hai una società (Srl, Snc, ecc.), potrebbe essere richiesto il bilancio dell’ultimo esercizio approvato. Questo include bilancio di previsione, stato patrimoniale e conto economico.
- Estratti conto bancari: Gli ultimi estratti conto possono essere richiesti per mostrare le tue movimentazioni finanziarie e la gestione del tuo conto corrente.
- Visura Camerale: Questo documento fornisce informazioni sulla tua attività, come data di inizio attività, forma giuridica, oggetto sociale e altro.
- Documenti personali: Generalmente, ti verrà chiesto di fornire un documento d’identità valido (carta d’identità, passaporto) e il codice fiscale.
- Attestati di eventuale iscrizione ad Albi o Ordini professionali: Se eserciti una professione regolamentata, potrebbe essere richiesto un attestato della tua iscrizione all’Ordine o all’Albo professionale di riferimento.
- Eventuali documenti relativi a finanziamenti in corso: Se hai già altri prestiti o finanziamenti in corso, potrebbe essere richiesta una documentazione relativa a questi per valutare ulteriormente la tua capacità di rimborso.
- Certificato di residenza e/o stato di famiglia: In alcuni casi, potrebbe essere richiesto per avere informazioni aggiuntive sulla tua situazione personale.
È importante notare che gli specifici documenti richiesti possono variare a seconda dell’istituto di credito e del tipo di prestito che si sta richiedendo. Pertanto, è sempre una buona idea consultare la banca o l’ente finanziario di interesse in anticipo per avere un elenco chiaro e dettagliato dei documenti necessari.
Chi dà prestiti senza busta paga?
Ottenere un prestito senza busta paga può essere una sfida, ma esistono alcune opzioni disponibili. Diverse strutture finanziarie potrebbero essere disposte a concedere prestiti a chi non può presentare una busta paga tra i documenti giustificativi del proprio reddito, a fronte di altre garanzie.
Tipi di prestiti senza busta paga
- Prestito con delegazione di pagamento: Questo tipo di prestito permette al debitore di impegnare fino a due quinti del proprio stipendio o pensione.
- Prestito con garante: Un garante può aiutare a ottenere un prestito. Il garante si assume la responsabilità del rimborso del prestito se il debitore non è in grado di farlo.
- Prestito con pegno: Il debitore dà in pegno un oggetto di valore (come gioielli) alla casa di prestito. Se il prestito non viene rimborsato come previsto, la casa di prestito ha il diritto di vendere l’oggetto.
- Prestito personale: Alcune banche e società finanziarie offrono prestiti personali a soggetti senza busta paga.
Alcune finanziarie che offrono prestiti senza busta paga
- Agos Ducato offre prestiti senza busta paga dedicati a pensionati, lavoratori autonomi e studenti.
- Findomestic fornisce prestiti senza busta paga a pensionati e lavoratori autonomi.
- Compass offre la possibilità di ottenere prestiti senza reddito dimostrabile a casalinghe, studenti e disoccupati.
- Prestiamoci è una piattaforma di prestito tra privati che può offrire prestiti senza busta paga.
Ricordati sempre di confrontare le opzioni e verificare attentamente i termini e le condizioni di qualsiasi prestito che stai considerando.
Prestiti ad autonomi e protestati
Naturalmente, quando l’attività autonoma dimostra un’esistenza da lunga data e una situazione economica positiva, la procedura di erogazione avviene in maniera abbastanza rapida e semplice.
Qualora vi fossero problemi, è invece preferibile rivolgersi alle società finanziarie specializzate in questo genere di servizi, oltre a fornire eventualmente la firma di un garante. Indicativamente, i prestiti per gli autonomi, che siano artigiani, commercianti, consulenti, vengono erogati fino ad un’età di 65 anni, e di solito la cifra massima non supera i 30mila euro.
Prestiti personali per lavoratori autonimi
E’ necessario dimostrare il reddito tramite la dichiarazione annuale, e vengono comunque effettuate alcune ricerche per certificare l’assenza di protesti e debiti, una condizione che, al contrario, si riscontra spesso. In questo caso, oltre a richiedere garanzie aggiuntive, viene elevato il tasso di interesse.
Nel caso prestiti per i lavoratori autonomi, occorre inoltre distinguere la natura del finanziamento richiesto: qualora fosse finalizzato all’azienda, quindi per ampliamento o acquisto di materiali, è necessario ricorrere ai tipici finanziamenti per le aziende, ma quando il prestito è di carattere personale, slegato dall’attività autonoma, la procedura è del tutto simile alla richiesta di un privato, con la dichiarazione dei redditi a sostituire la busta paga e la rata del prestito che non deve superare un terzo di tale reddito.
Prestiti a cattivi pagatori autonimi
L’assenza della busta paga è una delle cause di maggiore difficoltà nella richiesta di un prestito, in quanto non è possibile per la banca avere la certezza della solvibilità durante il piano di ammortamento.
Vengono comunque valutate la situazione economica dell’attività e la dichiarazione dei redditi, così da poter avere un’idea sulle possibilità del richiedente di osservare la scadenza delle rate e, se l’esito è positivo, non vi son difficoltà nell’erogare un prestito ai lavoratori autonomi.